sabato 8 marzo 2008

Aborto - Non è un post da mimomosa

Essere uomo e parlare di certi argomenti è un problema.
A scanso di equivoci, riporto il pensiero di Italo Calvino perchè riflette in pieno il mio punto di vista:
... Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d’amore da parte degli altri. Se no, l’umanità diventa - come in larga parte già è - una stalla di conigli. Ma non si tratta più della stalla «agreste», ma d’un allevamento «in batteria» nelle condizioni d’artificialità in cui vive a luce artificiale e con mangime chimico. Solo chi - uomo e donna - è convinto al cento per cento d’avere la possibilità morale e materiale non solo d’allevare un figlio ma d’accoglierlo come una presenza benvenuta e amata, ha il diritto di procreare; se no, deve per prima cosa far tutto il possibile per non concepire e se concepisce (dato che il margine d’imprevedibilità continua a essere alto) abortire non è soltanto una triste necessità, ma una decisione altamente morale da prendere in piena libertà di coscienza. Non capisco come (si) possa associare l’aborto a un’idea d’edonismo o di vita allegra. L’aborto è «una» cosa spaventosa ... Nell’aborto chi viene massacrato, fisicamente e moralmente, è la donna; anche per un uomo cosciente ogni aborto è una prova morale che lascia il segno, ma certo qui la sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di di sfavore in confronto a quella dell’uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte. Nel momento in cui si cerca di rendere meno barbara una situazione che per la donna è veramente spaventosa, un intellettuale «impiega» la sua autorità perché la donna sia mantenuta in questo inferno... Non riderei tanto delle «misure igienico-profilattiche»; certo, a (un uomo) un raschiamento all’utero non lo faranno mai. Ma vorrei vedere se (lo) obbligassero a essere operato nella sporcizia e senza poter ricorrere agli ospedali, pena la galera. Il vitalismo dell’«integrità del vivere» è per lo meno fatuo...
QuickPost
In ultima analisi: Donne, l'utero è vostro, gestitelo.
Di questi tempi: Donne, l'utero è vostro, difendetelo.