Nello spot TIM finito nel mirino, si vede una giovane in una sorta di raduno
hippie.La protagonista, dopo aver fatto il test di gravidanza, comunica via sms
la sua maternità a una serie di ragazzi e di uomini.Per tutti lo stesso
messaggio: «Avremo un bambino». Alessandra Mussolini, Gabriella Carlucci e
Manuela Di Centa affermano: «In tv il nascituro viene ridotto al prodotto del
gioco di una notte. Rappresenta una immagine fuorviante, mortificante e
superficiale della maternità».
La morale della faccenda è... che non c'è! Non perderò tempo a delineare il confine tra morale/etica e moralismo.
Se non si può usara una gravidanza per pubblicizzare una tariffa telefonica, perchè si può usare tale evento per una campagna elettorale... Quesi temi sono stati conglobati nel video inserito in questo post, la visione potrebbe divertire, disturbare o incuriosire. Guardatelo!
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